
Quando i tonni al giungere di maggio e giugno risalgono in superficie e passano a frotte rasentando la costa, nel trovare la via sbarrata non s'arrabbiano affatto, non retrocedono, seguono la rete e inconsciamente vanno a ingolfarsi nel primo compartimento del labirino subaqueo perparato ai loro danni.
Il tonno, per quanto abbia grandi occhi e pesi in media da 40 a 120 chili ma possa anche toccare i due quintali, non brilla certo per soverchia intelligenza: molta dabbenaggine e carne eccellente sono le sue caratteristiche.
Entrato che sia nella camera della tonnara non è più in grado di uscirne; mentre i più furbi, come il pesce spada, vi entrano ed escono cento volte a loro piacimento.
[tratto da un libro di geografia per scuola media degli anni Quaranta]
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